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Mal di montagna

Mal di montagna |  saper individuare e curare i sintomi

Il mal di montagna può colpire chiunque, indipendentemente dalla forma fisica, dall’età o dallo stato di salute. Se si conoscono i sintomi da tenere d’occhio, si può anche continuare il proprio tour. Il mal di montagna non va preso alla leggera. Anche gli escursionisti comuni raggiungono facilmente le regioni al di sopra dei 2.500 metri. Se poi si manifestano i sintomi tipici del mal di montagna, è importante reagire in modo rapido e appropriato.

Cos’è il mal di montagna?

Il mal di montagna è un argomento estremamente complesso, in cui molte domande specifiche non sono ancora state chiarite in modo definitivo nella ricerca scientifica. In sintesi, si può dire che la pressione parziale dell’ossigeno nell’aria diminuisce con l’aumentare dell’altitudine; in termini semplici, la stessa quantità d’aria contiene meno ossigeno.

Il mal di montagna è il risultato della mancanza di ossigeno nel cervello e in altri tessuti del corpo.

Inoltre, ci sono altri cambiamenti che limitano notevolmente le prestazioni fisiche, l’aria fredda ö l’ aria secca e sono associati a una perdita di prestazioni fino al 10 per cento per ogni 1.000 metri di altitudine¹. Fino a un certo livello, il corpo può compensare questa situazione aumentando la respirazione e la frequenza cardiaca.

Inoltre, il corpo attiva tutta una serie di meccanismi di regolazione a livello dei globuli rossi e dei polmoni per assorbire meglio ed elaborare l’ossigeno. Tuttavia, questi meccanismi di adattamento sono limitati, cosicché al di sopra di certe altitudini possono esserci problemi di sottoapprovvigionamento di ossigeno (ipossia).

A quale altitudine può insorgere il mal di montagna?

malattia d'altitudineCirca il 10-25% di tutti gli escursionisti che raggiungono i 2.500 metri di altitudine soffrono di mal di montagna. Da un’altitudine pari a 4.000 metri, circa l’80% degli escursionisti manifesta i primi sintomi del mal di montagna. Non importa che età o che livello di salute abbiamo. Il mal di montagna può colpire chiunque. La mancanza di liquidi, il sovraffaticamento, il consumo di alcol o di sonniferi e un’infezione (non adeguatamente curata) aumentano il rischio di ammalarsi. Ma il fattore più rilevante che conta è che l’ascesa è stata effettuata in modo troppo veloce.

I primi sintomi e come riconoscerli

I primi segni precoci come mal di testa e nausea possono essere accompagnati da altri sintomi del mal di montagna come la perdita di appetito, un aumento del polso durante il riposo e una leggera difficoltà respiratoria. Se poi si continua ostinatamente a salire e si ignorano i segnali di avvertimento del proprio corpo, i mal di testa possono peggiorare.

Potresti iniziare a vomitare e soffrire già di mancanza di respiro. Inoltre, si possono avvertire sonnolenza, andatura instabile e vertigini. Il mal di montagna può addirittura diventare un pericolo per la vita se non si scende al più presto possibile. Quello che la malattia da decompressione è per i subacquei, lo è per gli alpinisti il mal di montagna, per entrambi è importante prendere sul serio tutti i sintomi e agire rapidamente.

I primi sintomi iniziano quasi sempre con il mal di testa

Come già menzionato in precedenza, il mal di montagna può colpire chiunque, uomo o donna, vecchio o giovane che sia. Nella maggior parte dei casi, il meccanismo scatenante è un’ascesa troppo veloce e troppo alta. Si parla di una velocità di salita di oltre 600 metri al giorno.

Inoltre, ci sono fattori di stress come il sovraffaticamento, la mancanza di liquidi o infezioni. Se i primi segnali di avvertimento vengono ignorati, possono verificarsi edemi polmonari o cerebrali da altitudine, che se lasciati non trattati possono portare alla morte nel giro di pochi giorni.

La causa risiede nella diminuzione della pressione dell’aria e nel conseguente minore assorbimento di ossigeno nei polmoni. La conseguenza: un calo delle prestazioni. Già a 1500 metri di altitudine, le prestazioni scendono del dieci per cento per ogni ulteriore quota di 1000 metri.

Sintomi e patologie | quadro di valutazione clinico

Mal di montagna acuta (AMS = acute mountain sickness)
AMS è improbabile a meno che l’altitudine non sia superiore a 2500 m, ma può svilupparsi in alcune persone molto sensibili ad altitudini inferiori. È caratterizzato da mal di testa e da almeno uno dei seguenti sintomi:

  • Affaticamento
  • Sintomi gastrointestinali (anoressia, nausea, vomito)
  • Vertigini persistenti.

I sintomi si sviluppano di solito entro 6-10 ore dopo la salita e si placano dopo 24-48 ore. Il mal di montagna acuta si verifica di solito in località di sport invernali, alcune persone erroneamente attribuiscono i sintomi a un eccessivo consumo di alcol (postumi di una sbornia) o a una malattia virale.

elicottero di soccorso
Per le patologie Hape e Hace molto spesso un elicottero di salvataggio è l’unica possibilità di salvare vite umane

Edema polmonare ad alta quota (HAPE)
l’HAPE (edema polmonare d’alta quota) si sviluppa di solito 24-96 ore dopo una rapida salita > 2500 m ed è responsabile della maggior parte dei decessi dovuti al mal di montagna. Può precedere l’AMS, ma può anche svilupparsi in modo isolato in persone che non hanno altri segni di malessere.

Sintomi: Diminuzione delle prestazioni o difficoltà respiratorie da stress, tosse e la sensazione di una pressione nel torace. Inoltre, i sintomi possono essere più gravi: tosse grave con espettorato schiumoso da biancastro a rossastro, un espiro corto, rumore sopra i polmoni, le labbra a volte sono bluastre e scolorite, aumento della frequenza respiratoria e infine anche febbre fino a 38,5°C,

Edema cerebrale ad alta quota (HACE): paralisi, disturbi del movimento, mal di testa, allucinazioni fino ad arrivare al coma. L’edema cerebrale da altitudine è la forma più grave di mal d’altitudine! Si verifica in modo completamente indipendente da AMS e rappresenta un cambiamento cerebrale patologico potenzialmente letale, per cui la morte può avvenire nel giro di poche ore. HACE di solito si verifica ad altitudini più elevate di AMS o HAPE.

Per quanto riguarda l’AMS, ll soggetto deve fermare la salita e ridurre lo sforzo fino a quando i sintomi non scompaiono. Ulteriori trattamenti comprendono l’assunzione di liquidi e antidolorifici per il mal di testa. Per le patologie Hape e Hace invece: i soggeti devono scendere immediatamente ad altitudini più basse. L’evacuazione in elicottero può essere utile per salvare la vita. Se la discesa ritarda, i pazienti devono rimanere calmi e ricevere ossigeno.

Come posso riconoscere il mal di montagna in me o nelle persone che viaggiano con me?

Il punteggio “Lake-Louise-Score” per gli adulti serve come autovalutazione (per i bambini c’è una forma modificata di questo punteggio). Vengono valutate le domande relative all’autovalutazione, ai risultati degli esami medico-clinici e alle prestazioni. Il risultato viene valutato in base ai punti. Il mal di montagna acuto deve essere rilevato a partire da 3 o più punti. Un punteggio totale > 3 indica AMS.

Domande di autovalutazione:

1. Mal di testa:

0 = assenza di mal di testa
1 = lieve mal di testa
2 = mal di testa moderato
3 = mal di testa grave e insopportabile

2. Sintomi gastrointestinali

0 = nessun sintomo gastrointestinale
1 = perdita di appetito o nausea
2 = nausea o vomito moderato
3 = nausea/vomito grave e insopportabile

3. Stanchezza e/o affaticamento

0 = nessuna stanchezza/debolezza
1 = leggera stanchezza/debolezza
2 = moderata stanchezza/debolezza
3 = stanchezza/debolezza grave e insostenibile

4. vertigini/sonnnolenza

0 = né vertigini né sonnolenza
1 = leggero capogiro / sonnolenza
2 = vertigini moderate / sonnolenza
3 = grave sonnolenza e vertigini

5. disturbi del sonno

0 = nessun disturbo del sonno
1 = lievi disturbi del sonno
2 = svegliarsi più volte, poco sonno
3 = Insonnia

Mal di montagna rimedi

  1. Guadagnare quota lentamente: la misura preventiva più importante è una lenta salita e quindi l’acclimatazione del corpo. Come regola basilare: non superare i 300-500 metri al giorno se si superano i 2.500 metri. Se fate un’escursione di più giorni ad alta quota, il vostro alloggio dovrebbe essere comunque collocato ad una quota più bassa rispetto al punto più alto della vostra tappa giornaliera.
  2. Avere una condizione fisica adeguata: non sforzatevi troppo, pianificate abbastanza pause e concedetevi abbastanza sonno durante la notte. L’alcol e i sonniferi sono tabù durante l’escursione.
  3. Patologie preesistenti: se si soffre di gravi patologie preesistenti, come asma, angina pectoris o insufficienza cardiaca, è opportuno evitare del tutto le faticose escursioni in montagna.
  4. Farmaci contro il mal di montagna: in alcuni casi eccezionali, ad esempio se non si ha la possibilità di abituarsi all’altitudine, può essere consigliabile prima dell’inizio del tour di prendere una profilassi contro il mal di montagna.

Soprattutto i turisti che viaggiano in fretta vengopno colpiti dal mal d’altitudine! Oltre al corretto acclimatamento, è estremamente importante bere molti tipi di bevande. Almeno 3 litri al giorno. Questo aspetto viene spesso dimenticato. Per l’acclimatazione è necessario astenersi dall’alcol.
Da un lato, è molto importante che non si ignorino i sintomi del mal di quota in nessuna circostanza o che si anestetizzino correttamente con farmaci come gli antidolorifici. Un ibuprofene per il mal di testa va bene.

FAQ – Domane e risposte

Mal di Montagna a 1500 m?

Altitudini tra i 1500m e i 2500m sul livello del mare vengono definite “altitudini medie” (Livigno 1816 m, Sestriere 2035 m, Cogne 1534 m, Canazei 1465 m). Nonostante in questo caso la saturazione di ossigeno dei globuli rossi sia superiore al 90%, gli appassionati di montagna più sensibili possono già soffrire di mal di montagna.

Quanto dura il mal di montagna?

Tali sintomi compaiono dalle 4 alle 6 ore dopo il soggiorno in quota (oltre i 2.000-2.500 metri). Se non si continua a salire, i sintomi di solito si attenuano entro uno o due giorni.

A quale altitudine è pericoloso?

Normalmente non superare i 300-500 metri al giorno se si superano i 2.500 metri di altitudine.

Quanto tempo ci vuole per l’acclimatazione in alta quota?

Di solito ci vogliono alcuni giorni, altrimenti si avrà solo un aumento del polso e della frequenza respiratoria, che sarà scomparso dopo il ritorno a valle. Una volta che vi siete acclimatati, non dovreste aspettare più di una settimana fino al vostro prossimo soggiorno in quota, altrimenti potete ricominciare da capo.

Perché in alta montagna l’aria diventa rarefatta?

Al livello del mare, dove la pressione dell’aria è più alta, l’aria è quindi più densa. Man mano che si sale in montagna, diventa sempre più sottile. Anche se all’inizio non ce ne accorgiamo, il nostro corpo reagisce ad essa con una maggiore attività respiratoria.

A che cosa serve l’allenamento in quota?

Durante l’allenamento in quota, la mutata situazione di carico con ridotta disponibilità di ossigeno garantisce una maggiore resistenza. E ciò significa che gli sportivi che rispondono a questo, possono ottenere migliori prestazioni in pianura. Il motivo? La pressione dell’aria diminuisce con l’aumentare dell’altitudine.

Perché è difficile dormire ad alta quota?

Il motivo è che il clima stimolante provoca un aumento del rilascio di ormoni come l’adrenalina e il cortisolo, che influenzano il ritmo sonno-veglia. Inoltre, spesso esiste una forma lieve di mal d’altitudine, causata dalla diminuzione del contenuto di ossigeno nell’aria con l’aumentare dell’altitudine.

Malattia d’altitudine: anche i farmaci possono aiutare

Oltre ad un sufficiente acclimatamento, ci sono anche farmaci che proteggono dal mal d’altitudine. L’acetazolamide è considerato il farmaco di riferimento. Un’alternativa è il desametasone. Viene utilizzato principalmente nei casi di intolleranza all’acetazolamide. Inoltre nifedipina, tadalafil o desametasone vengono anche prescritti per prevenire l’edema polmonare ad alta quota.

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